L'International Science Council è molto preoccupato per il trattamento del dottor Ahmadreza Djalali, medico, docente ed esperto di fama internazionale in medicina delle catastrofi e risposta alle emergenze, attualmente in corso in Iran.
L'International Science Council sostiene la pratica libera e responsabile della scienza, fondamentale per il progresso scientifico globale e il benessere umano e ambientale. Tale pratica richiede libertà di movimento, associazione, espressione e comunicazione da parte degli scienziati.
Il dottor Djalali, un cittadino con doppia cittadinanza iraniano-svedese, è stato arrestato nell'aprile 2016 mentre era in visita in Iran, su invito dell'Università di Teheran e dell'Università di Shiraz, per prendere parte a una serie di seminari sulle migliori pratiche nella medicina dei disastri. Da allora è stato condannato con l'accusa di spionaggio e condannato a morte. Le condizioni di salute del dottor Djalali sono notevolmente peggiorate negli ultimi mesi e necessita urgentemente di cure mediche specialistiche.
Molti scienziati, accademici, premi Nobel e organizzazioni internazionali, incluso l'International Science Council, hanno sostenuto a nome di Djalali di fare appello per la sua liberazione.
La scienza è uno sforzo sempre più globale guidato dalla necessità di comprendere e affrontare i principali problemi sociali e ambientali globali da cui la civiltà dipende per la sua sopravvivenza. Avendo viaggiato in Iran per impegnarsi in un lavoro scientifico volto ad affrontare le principali sfide che accompagnano i disastri, l'incarcerazione del dottor Djalali gli impedisce di dare qualsiasi contributo all'area della medicina dei disastri, in cui ha molto da dare.
Il Consiglio internazionale della scienza sollecita rispettosamente che il dottor Djalali venga rilasciato senza indugio dal carcere per motivi umanitari, per consentirgli di ottenere tutte le cure e le cure mediche necessarie e di tornare dalla sua famiglia.