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Progettare il diritto alla scienza

Questo blog esplora come la comunicazione visiva e il design, attraverso la mostra del 2022 Designing the Right to Science, possano sensibilizzare e promuovere il diritto alla scienza rendendo l'interfaccia tra scienza e diritti umani accessibile, accessibile, culturalmente rilevante e significativa per un pubblico eterogeneo.

Arte e scienza condividono una storia parallela, ciascuna ispirando innovazioni nell'altra e illuminando insieme l'esperienza umana. Sebbene non sempre venga concepita in questo modo, la scienza è parte integrante della cultura umana. Come Commento generale 25 delle Nazioni Unite (sull'articolo 15: scienza e diritti economici, sociali e culturali) spiega che la scienza è saldamente ancorata ai diritti culturali, una posizione che afferma che il ruolo della scienza è molto più ampio del solo progresso tecnico, essendo invece profondamente legato alla società attraverso la creatività umana, l'espressione, l'identità e il benessere, come riflesso nell'interpretazione stessa dell'ISC di 'il diritto di partecipare e trarre beneficio dalla scienza'. 

Nel post del blog qui sotto, María Eugenia Fazio esplora come comunicazione visiva e design può contribuire a dare vita a questo diritto. Attraverso un'iniziativa regionale guidata dall'UNESCO e dai partner dell'America Latina e dei Caraibi, la mostra del 2022 Progettare il diritto alla scienza ha mobilitato studenti e professionisti per interpretare il diritto alla scienza attraverso poster accattivanti e culturalmente radicati. Queste opere servono non solo come espressioni creative, ma anche come potenti strumenti per consapevolezza, inclusione e coinvolgimento pubblico

Mentre la scienza si trova ad affrontare sfide rinnovate, dalla disinformazione all’accesso limitato, l’ISC è orgoglioso di condividere questo esempio di come gli approcci artistici possano aiutare rendere la scienza più visibile, accessibile e significativa per tutti.    

La comunicazione visiva: un alleato per promuovere il diritto alla scienza 

Se qualcosa è rosa, rotondo e morbido, trasmette tenerezza; se è grigio, dritto e affilato, potrebbe suggerire pericolo. Indipendentemente dall'immagine in questione, il potere della comunicazione visiva è innegabile. Questo potere diventa particolarmente prezioso quando si tratta di rendere più visibili argomenti distanti o astratti, ma di grande rilevanza, come Diritto alla scienzaQuesto diritto è sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani da quasi 80 anni (ONU, 1948), ma resta in gran parte sconosciuto. 

Colori, texture, tipografia, forme e la loro disposizione creano codici visivi che, se utilizzati con attenzione e con obiettivi chiari, possono condensare idee complesse, renderle più comprensibili e coinvolgere il pubblico. Questi punti di forza sono stati d'ispirazione per la mostra collettiva di poster del 2022. Progettare il diritto alla scienza, con opere grafiche create da studenti e professionisti dell'America Latina e dei Caraibi. La mostra mirava a sensibilizzare e ad amplificare il nostro diritto a "partecipare al progresso scientifico e goderne i benefici". 

I poster sono una forma di grafica che invita all'azione. Per essere efficaci, i loro riferimenti geografici, generazionali e culturali devono entrare in risonanza con il pubblico. È in questo contesto che emerge un messaggio implicito: "Ti conosco, e questo è per te". 

I partecipanti di Progettare il diritto alla scienza hanno applicato questo approccio nei loro poster. Sebastián Puentes Riveiro (Argentina), ad esempio, ha utilizzato linee e colori semplici per illustrare lo spirito collettivo e diversificato della scienza, sottolineando che ognuno ha un ruolo nella produzione di conoscenza. Amparo Bengochea da Fonte (Uruguay) si è affidata a icone e colori primari per evidenziare la scienza aperta come chiave per superare le barriere commerciali che limitano l'accesso. Nel frattempo, Anne "Higavoch" Teixeir (Brasile) ha adottato uno stile pop-art con colori e forme contrastanti per evocare l'idea che tutti hanno il diritto di vedere il mondo attraverso la lente critica e rigorosa che la scienza offre. 

In altri casi, il viola e il verde sono stati utilizzati per sottolineare il giusto posto delle donne nella scienza. Altrove, la tipografia e le cifre hanno sottolineato la curiosità come componente essenziale per esercitare appieno la Diritto alla scienzaSono queste le scorciatoie della comunicazione visiva, efficaci non solo nel catturare l'attenzione in un'epoca di sovraccarico di informazioni, ma anche nell'infrangere le barriere formali e impersonali che spesso caratterizzano la comunicazione istituzionale. 

Progettare il diritto alla scienza è stato il risultato di un'iniziativa regionale guidata da UNESCO, con la collaborazione dell’Agenzia Interuniversitaria per la Cultura Scientifica “Sabres in Territorio", il Commissione per la ricerca scientifica (CIC) della Provincia di Buenos Aires, la piattaforma di giornalismo scientifico “Tra tanta scienza” (Etc), il blog di design uruguaiano “Mirá Mamá”, e il collettivo “Cartello dell'Uruguay". 

Questo consorzio eterogeneo, che comprende istituzioni di varia natura, si allinea con l'obiettivo dell'iniziativa: esplorare molteplici modi di esprimere e connettersi con l' Diritto alla scienza

Galleria

Qui sono esposte 21 opere, tra le oltre 80 presentate, che sono state selezionate per la mostra nel 2022.

Per maggiori informazioni sugli artisti e sui significati delle loro opere, visita il sito galleria virtuale.

Artisti dei manifesti in ordine: Amparo Bengochea da Fonte, Anne Teixeira, Byron Flores Reyes, Eduardo Davit, Eduardo G. Jaramillo Ruiz, Federico Damonte, Federico García Guzzini, Federico Sáez, Gisela & Nicol Chaipul, Katherine Vanessa López Martínez, Leo Moreira, Leonardo Rodriguez, Leticia Sotura Vaz, Lucía Fidalgo, María Ximena Fontaiña, Paula Gabrielli, Sebastián Puentes Rivero, Sofía Martina, Vera Morales & Ivonne Khuri, Victoria Simon, Yudiel Chala


Autore

Maria Eugenia Fazio

Professore e ricercatore in Comunicazione scientifica e tecnologica e direttore della specializzazione in Comunicazione, gestione e produzione culturale della scienza e della tecnologia presso l'Università nazionale di Quilmes, Argentina.


Immagine di Saberes en territorio Proyecto Interunivesitario de Cultura Cientifica

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